GRAN PARADISO

GRAN PARADISO (4061 m.):

  • Via normale per il Ghiacciaio del Gran Paradiso.

Partenza e arrivo: rifugio Vittorio Emanuele (2735 m.).

Dislivello in salita e in discesa : 1326 m.

Dal rifugio salire verso nord-est in direzione di una evidente morena che costeggia la parte terminale del ghiacciaio del Gran Paradiso. Puntare decisamente a est per un evidente canale si raggiunge il ghiacciaio. Alternando pendii ripidi ad altri più appoggiati si raggiunge la schiena d’asino ( dosso che divide il ghiacciaio del Gran Paradiso da quello di Laveciau). Si raggiunge poi il pianoro (3800 m.) dove si erge la Becca di Moncorvé. Puntando decisamente a nord, prima su pendio ripido, poi con pendenze più lievi si raggiunge la cresta dove si tolgono gli sci, con corda e ramponi si prosegue lungo la cresta e si raggiunge la cima dove è posta la statua di una madonnina.La discesa seguendo l’itinerario della salita su bellissimi pendii.

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  • Via normale per il Ghiacciaio del Lavaciau.

Partenza e arrivo: rifugio Vittorio Emanuele (2735 M.)

Dislivello in salita e in discesa: 1326 m.

Dal rifugio salire verso nord-est, senza prendere troppa quota andare a oltrepassare l’evidente morena che costeggiava la parte meridionale del ghiacciaio del Gran Paradiso. deviare poi in direzione est dove dopo  un po si va a incontrare un tratto molto ripido, poi ancora su lievi pendenze sull’ampia dorsale che divide i ghiacciai Gran Paradiso e Laveciau. Arrivati a quota 3400 m. circa abbandonare la dorsale e scendere sul ghiacciaio del Laveciau, facendo attenzione ai numerosi crepacci risalirlo fino alla contrafforte della Becca di Moncorvé (3800 m.), qui si  riincontra la traccia del ghiacciaio del Gran Paradiso che porta sino in vetta. Discesa sul Ghiacciaio del Gran Paradiso.

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  • Giro del Gran Paradiso:
  • 1 giorno: Salita al rifugio Vittorio Sella (2584 m.).
  • Partenza da Valnontey (1666 m.).
  • Arrivo al rifugio Vittorio Sella (2584 m.).
  • Dislivello in salita 918 m.
  • Salire a Cogne quindi a Valnontey dove si lascia la macchina. Attraversare il torrente e seguire la mulattiera che raggiunge il versante orografico sinistro della valle, seguire il sentiero estivo che si innalza con numerosi tornanti  nel bosco di larici. A circa 1950 m. è preferibile oltrepassare il torrente Gran Lauson quindi proseguire su pendii e dossi fino ad arrivare alle baite Gran Lauson, da qui ancora un breve tratto e si arriva ad un pianoro dove è situato il rifugio.
  • 2 giorno: Gran serz (3552 m.).
  • Partenza:  rifugio Vittorio Sella (2584 m.).
  • Arrivo: rifugio Federico Chabod ( 2750 m.).
  • dislivello salita: 1370 m.
  • dislivello in discesa
  • Dal rifugio risalire lungo il vallone in direzione sud sino a raggiungere il ghiacciaio del Lauson, percorrerne un breve tratto, quindi svoltare a sinistra salendo un ripido canale, superato il canale con o senza sci a seconda delle condizioni della neve, raggiungere la quota 3275 e il ghiacciaio Gran Val. Risalire questo ghiacciaio e raggiungere la cresta est del Gran Serz nel punto più alto possibile, quindi per facili rocce raggiungere la vetta. Scendere un canalino ( con gli sci o una facile corda doppia) e raggiungere il ghiacciaio di Timorion. Scendere su questo ghiacciaio su magnifici pendii spostandosi leggermente a sinistra fino a raggiungere la quota 3107 m. sulla cresta che delimita il ghiacciaio. Scendere un ripido pendio fino a raggiungere il ghiacciaio del Gran Neiron 3004 m., da quì risalire fino a raggiungere il Colle est del Gran Neyron (3404 m.) dove è posto il bivacco Sberna. Scendere e raggiungere il ghiacciaio di Montandayne e quindi il rifugio Chabod  ( 2750 m. ).
  • 3 giorno: Gran Paradiso (4061 m.)
  • Partenza: rifugio chabod (2750 m.)
  • Arrivo: rifugio Vittorio Emanuele ( 2735 m.)
  • dislivello salita: 1311 m.
  • dislivello discesa: 1326 m.
  • Si segue pressaposo integralmente l’itinerario estivo, raggiungendo il ghiacciaio di Laveciau a quota 3100 m.,  con una grande esse si raggiunge  un pianoro a quota 3350 m., poi proseguendo, sempre facendo attenzione ai numerosi crepacci, in direzione sud-est fino a raggiungere la quota 3800 m. nei pressi della Becca di Moncorvé. Ora, prima su terreno più sostenuto, poi su facile pendio in direzione Nord si arriva nei pressi della vetta che si raggiunge con corda e ramponi.La discesa per lo stesso itinerario fino a quota 3750/3800 m. raggiunto il dosso nevoso (schiena d’asino) che divide il ghiacciaio di Laveciau da quello del  Gran Paradiso, prendere quest’ultimo e su fantastici pendii raggiungere il rifugio Vittorio Emanuele.
  • 4 giorno: Tresenta 3608 m.
  • Partenza: rifugio Vittorio Emanuele 2735 m.
  • Arrivo: rifugio vittorio Emanuele
  • dislivello salita 873 m.
  • dislivello discesa 873 m.
  • Dal rifugio raggiungere il ghiacciaio di Moncorvè, risalirlo in direzione del colle del Gran Paradiso, poi piegando a destra si arriva al centro del versante nordoccidentale della Tresenta, proseguire in direzione della vetta su pendii che si fanno man mano più ripidi spostandosi progressivamente verso destra fino a raggiungere l’ampia cresta occidentale, con buone condizioni di innevamento quest’ultima è percorribile con gli sci sino alla vetta. La discesa nello stesso itinerario della salita su magnifici pendii sostenuti e continui ( con bella neve scendere sino a quota 2400 m. circa e poi risalire sino al rifugio ).
  • 5 giorno: Colle del Gran Paradiso (3345 m. – Colle dei Becchi 2990 m.
  • Partenza: Rifugio Vittorio Emanuele (2735 m.).
  • Arrivo: Rifugio Pontese (2200 m.).
  • Dislivello salita 833 m.
  • Dislivello discesa 1365 m.
  • Dal rifugio raggiungere il ghiacciaio di Moncorvé, risalirlo verso est in direzione del Colle del Gran Paradiso, risalire l’ultimo tratto molto ripido eventualmente togliendo gli sci. Dal colle raggiungere il ghiacciaio di Noaschetta, scendere verso est su comodi pendii. Giunti alla base del contrafforte nord-est della punta di Ceresole, deviare leggermente verso destra e percorrere il vallone di Noaschetta fino ad un’ampia conca dove troviamo il Bivacco Ivrea (2770 m.). Proseguire verso est risalendo in direzione del colle dei Becchi. Scendere sul versante di Piantonetto lungo una serie di valloni e tenendosi sulla sinistra raggiungere il rio di Piantonetto e il pian Teleccio, qui svoltando decisamente a destra si raggiunge il rifugio Pontese, collocato su un dosso roccioso all’estremità meridionale del pianoro.
  • 6 giorno: Punta d’Ondezana (3492 m.) – Colle Teleccio (3304 m.).
  • Partenza: Rifugio Pontese (2200 m.)
  • Arrivo: Cogne – Lillaz (1617 m.)
  • dislivello salita 1292 m.
  • dislivello discesa 1875 m.
  • Dal rifugio risalire tutto il pianoro sino  alle baite della Muanda, dirigersi poi a nord verso un evidente canalino inizialmente molto ripido, quando la pendenza si fa più lieve deviare verso destra  e raggiungere il ghiacciaio di Teleccio. Dirigersi a est verso la parete nord-ovest della punta d’Ondezana, per un ripido canale si raggiunge la cresta ovest,qui senza sci seguendo la cresta si arriva alla cima. Tornati al ghiacciaio, risalire verso nord su comodi pendii  sino al colle di Teleccio. Scendere sul versante opposto piegando decisamente a destra, facendo attenzione ad alcuni evidenti crepacci si scende lungo il ghiacciaio di Valleille, a 2900m. circa si punta decisamente a nord  e portarsi  sul fondo  della valle di Valleille, seguire il fondo valle fin dove è possibile con gli sci, quindi a piedi per mulattiera raggiungere Lillaz.

About the author: Paolo Pellissier